Quando lavoravo nell’azienda di famiglia disegnando abbigliamento per bambini, dopo aver individuato il tema della nuova collezione e iniziato a fare le prime bozze, mi piaceva avere un momento di contaminazione creativa: guardare i giornali con le foto delle sfilate internazionali (ricordi che ero in Brasile all’epoca vero?), curiosare tra i cataloghi delle case di moda portati dai viaggi (che spesso si facevano, in Europa o Stati Uniti, per capire la tendenza della moda in quella stagione), vedere siti ma non solo di moda, anche di design, casa ecc. Ritagliavo dai giornali quello che mi piaceva, componevo dei board (parola oggi tanto di moda!) che poi tenevo appesi davanti al mio tavolo da lavoro a ispirarmi per tutta la stagione.
Nel 1995 circa curiosando come vi ho scritto sopra, ho scoperto una stilista fantastica e che trovavo molto in linea con i miei gusti dell’epoca. Si tratta di Agatha Ruiz de la Prada, stilista spagnola, di origine nobile, che inizia la carriera come pittrice.
Nel 1995 appunto Agatha lancia la sua prima collezione per bambini. Aveva dal 1980 il suo marchio di abbigliamento e dal 1990 circa allargava la sua linea a prodotti di design, cartoleria e arredamento.
Il suo stile è molto irriverente, per alcuni troppo! Ma io rimasi incantata! Non avevo mai visto, neanche nelle collezioni per bambini di altri stilisti, tanti colori, tanta fantasia, e sperimentazione.
La sua collezione donna non è da meno: block colors e ispirazione pop fino ad arrivare all’esagerazione, con dei vestiti che sembrano quasi dei costumi come il vestito cupcake (Autunno/Inverno 2017/18), o il vestito pioggia e ombrello (Primavera/Estate 2013). Ovviamente sono vestiti da passerella, che fanno diventare la sfilata una specie di show!
Trovo che grande parte dei vestiti che fa siano invece molto indossabili, basta fare gli abbinamenti giusti!
Vorrei questi abiti dell’ultima collezione Primavera/Estate!!!
Alcuni simboli compaiano da sempre nelle sue collezioni: cuore, stella, fiore, nuvola e luna. E che ci crediate o no, prima di conoscerla mi piaceva tantissimo disegnare alcuni di questi, con dei colori forti un po’ come quelli che troviamo nel suo lavoro. Sono simboli che ci rimandano all’infanzia, sono semplici ma di effetto, sopratutto se abbinati a dei colori forti.
All’epoca il mio sogno era conoscerla, cosa che è successo qualche anno dopo, quando vivevo già in Italia 🙂 Se non sbaglio si trattava di un evento organizzato dall’ambasciata di Spagna e lei era un ospite speciale. Ha fatto un speech tutto in spagnolo e non ho capito granché purtroppo! Però vederla lì e poi avere l’opportunità di presentarmi è stato davvero carino. Come prova dell’accaduto ho la foto insieme alla mia amica, Lorenza, che mi ha invitato all’evento 🙂
Ps: se ti vieni il dubbio, io sono quella con il sorrisone spalancato 🙂
Ogni tanto mi piaceva fare un giro nel suo negozio a Milano, che purtroppo non esiste più. Avevo acquistato lì un paio di scarpe cui andavo molto fiera: delle ballerine turchese con dei “pois” irregolari violacei. Le mettevo sempre per spezzare qualche look troppo sobrio. Le ho usate fino alla disintegrazione della materia 🙂
Con il passare degli anni ho perso un po’ di vista questa stilista super colorata, ma ho scoperto che in Spagna è più attiva che mai, partecipa a dei programma televisivi di successo, veste tanti vip spagnoli, ha una mostra in corso con i suoi vestiti più fantastici, ha appena lanciato il suo nuovo profumo e sarà in un reportage di Vogue Spagna di marzo 2021. Ancora oggi rimane fedelissima al suo stile e ai suoi colori sgargianti!
Nei miei laboratori di cucitura con i bambini, quando facciamo i cuscini, ad esempio, la mia proposta ricade su delle forme che sicuramente fanno parte del mondo dei bambini: nuvola, cuore, luna, stella…forme molto lineari e abbastanza semplici da cucire.
A ripensarci bene trovo tante similitudini nei miei lab e corsi con lo stile di Agatha Ruiz de la Prada. Stilista che mi ha ispirato in passato e spero continui ancora a farlo, perché a vedere i suoi colori, le sue forme, i suoi abbinamenti e la sua irriverenza, io rimango semplicemente felice e stupita! Come una bambina…
foto by Priscilla Venturacci – The Fabric Tale
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